Medicina ayurvedica
Che cos'è la medicina ayurvedica?
La medicina ayurvedica è una branca dell’Ayurveda ovvero “conoscenza della vita”.
Come molte medicine tradizionali le sue origini affondano nel mito, assegnando a Bhrama, creatore dell’universo, la paternità di quella che in India è ritenuta una vera e propria scienza.
Le sue prime tracce, raccontate in testi sacri indiani risalgono a più di cinquemila anni fa. A partire dal 1500 a.C. probabilmente in seguito ad un processo di codifica, le testimonianze riguardanti questo sistema di medicina tradizionale si fanno sempre più frequenti. Sappiamo infatti che l’India, grazie alla medicina ayurvedica, istituì in tempi antichi un vero e proprio sistema sanitario nazionale che permetteva un largo accesso alle cure. La medicina ayurvedica grazie al suo profondo sistema di conoscenze ha influenzato profondamente la medicina cinese e la medicina tradizionale tibetana. Alcune ipotesi dicono che persino Ippocrate, padre della medicina occidentale, fosse a conoscenza della medicina tradizionale indiana e che si sia ispirato ad essa nella formulazione dei suoi principi.
A cosa è dovuto il successo e la diffusione della medicina ayurvedica?
A oggi nel sub-continente indiano la medicina ayurvedica è il sistema di riferimento per la maggior parte della popolazione, studiata a livello universitario, è ben presente nel sistema sanitario nazionale indiano con ospedali interamente ad essa dedicati. Ciò è dovuto alla sua indubbia efficacia, va però detto che la maggior parte della popolazione, per questioni economiche, non può permettersi farmaci occidentali ben più costosi dei rimedi tradizionali. Sicuramente la fascia più benestante della popolazione trae i maggiori benefici, integrando medicina tradizionale ed occidentale a seconda del quadro clinico del paziente.
L’OMS, riconoscendo la medicina ayurvedica quale medicina tradizionale, ha sicuramente incoraggiato il suo utilizzo anche in occidente.
In quali disturbi si rivela efficacie?
La medicina ayurvedica può essere utilizzata per trattare efficaciemente moltissimi disturbi.
Solo come esempio: digestione lenta, iperacidità, senso di gonfiore dello stomaco o del ventre, coliti, intestino irritabile, pressione alta, disturbi gastrointestinali, emicrania, acne, psoriasi ed altre malattie della pelle, Herpes zoster, disturbi urologici quali cistiti croniche, come adiuvante in caso di calcoli renali o della cistifellea, disturbi dell'umore, ansia, depressione, insonnia, burn-out, mancanza di energia, spossatezza, mancanza di attenzione e/o di memoria, sinusite, bronchite, catarro, disturbi a gli occhi.
Nel paziente oncologico può fornire un supporto rafforzandonene la sfera psicologica e sostenendone il fisico durante il percorso di cura. Ovviamente si parla di medicina complementare e in nessun caso sostitutiva di quelle che sono le direttive e i protocolli stabiliti dalla medicina occidentale e dal Ministero della Salute.
Si è sentito spesso parlare della presenza di metalli pesanti nei rimedi ayurvedici. La medicina ayurvedica è sicura?
La medicina Ayurvedica è sicura a patto di evitare il “fai da te”. Tracce di metalli pesanti sono comunemente riscontrate nel 20% dei rimedi indiani e in quelli prodotti in America. La situazione europea è assai diversa e più regolamentata. Esistono infatti alcune aziende che producono i propri rimedi nel nostro continente, attenendosi a tutte le normative di sicurezza stabilite dalla comunità europea. Per ciò che concerne gli importatori italiani c’è grande attenzione alla qualità degli ingredienti sui quali vengono compiute scrupolose analisi, inoltre, le nostre autorità compiono analisi supplettive a tutela della salute dei consumatori. Rimane di fondamentale importanza l’acquisto dei prodotti in farmacia, evitando il reperimento degli stessi via internet e solo se prescritti da un medico italiano, o riconosciuto in Italia, ed iscritto ad un Ordine dei Medici in Italia. Evitate sedicenti esperti stranieri di dubbia provenienza che producono personalmente prodotti che non sono affatto grantiti!